venerdì 26 settembre 2014

Alessandro Monaldi, suddivisione dei punti vendita della Gdo


Alessandro Monaldi
Monaldi Alessandro ha iniziato la sua carriera professionale collaborando nell’azienda di famiglia, Gestione Supermercato, fondata a Roma dal nonno negli anni’50. All’interno della società ha maturato un’ampia esperienza nel settore Gdo, tale da permettergli di mettersi in proprio, fondando la SAM S.r.l., tramite la quale ha messo a reddito numerosi punti vendita. La Gdo è una forma di gestione di attività commerciali che si esplica nella vendita al dettaglio di prodotti del settore food e no – food, e si differenzia dal tradizionale commercio al dettaglio per due caratteristiche fondamentali: un maggiore numero di linee merceologiche e di tipologie di prodotti proposti e per le dimensioni minime, pari ad almeno 200 mq. Secondo la famosa suddivisione di Nielsen, i negozi della Gdo sono classificati in base all’ampiezza dell’effettiva area di vendita, che esclude magazzini, camerini e spazi simili. Il più grande è l’ipermercato, che ha un’area di vendita superiore ai 2500 mq, al quale segue il supermercato, struttura con una superficie compresa tra i 400 e i 2500 mq, poi il libero servizio, con una superfice che va dai 100 ai 400 mq. Esistono inoltre i negozi denominati tradizionali, discount, cash&carry, specialist drug store.

Monaldi Alessandro ha amministrato numerosi discount Eurospin in Abruzzo nelle città di Avezzano, Pescara, Pineto, Francavilla a mare, Chieti scalo, Roccasale, Carsoli, Cappelle dei Marsi. Tre dei quali sono ancora a sua gestione diretta e sono ubicati nelle città di Carsoli Chieti Pescara.

Il discount è un format della Gdo che si distingue da supermercati e ipermercati per alcune fondamentali caratteristiche. Innanzitutto, offre al consumatore prodotti di qualità a un prezzo molto economico e concorrenziale. Questa possibilità è data da una notevole riduzione delle spese di gestione dei punti vendita. Le strategie commerciali adottate dal discount comprendono un minore assortimento, un abbattimento dei costi per l’allestimento e il personale e delle quote di guadagno percentuale e inoltre, un’ottimizzazione dei sistemi di approvvigionamento e distribuzione.

Questo format è uno dei più apprezzati dai consumatori, in quanto si presenta come valida soluzione per risparmiare in un contesto complicato come quello della crisi economica che interessa da anni l’Italia.

Per quanto riguarda, invece la distribuzione degli altri punti vendita, mettendo a confronto i dati italiani con quelli del resto d’Europa negli anni 2010 – 2011, si nota che l’Italia è caratterizzata da una maggiore percentuale di ipermercati rispetto alla media europea, pari al 29% contro il 25%. La presenza di supermercati in Italia è, viceversa, minore - pari al 48% - rispetto a quella europea del 57%.